Accolto ricorso contro il modus operandi della Dirigente scolastica dell’I.I.S. “Virgilio” di Mussomeli (CL)

Accolto ricorso contro il modus operandi della Dirigente scolastica dell’I.I.S. “Virgilio” di Mussomeli (CL)

dirigente-scolasticoAlla vigilia del concorso per Dirigenti scolastici, sarebbe bene che tutti i docenti riflettessero sulle molteplici responsabilità e oneri che tale incarico comporta. Diversi sono gli errori nei quali possono incorrere i Dirigenti che non approfondiscono determinate conoscenze procedurali.

Con provvedimento n. 2394/2017 il Consiglio di Stato, Sezione Seconda, ha espresso parere favorevole sul ricorso al Presidente della Repubblica promosso nel 2015 da un gruppo di docenti in servizio presso la scuola secondaria superiore I.I.S. “Virgilio” di Mussomeli in provincia di Caltanissetta. I medesimi hanno portato in Tribunale la loro Dirigente scolastica pro tempore in merito ad una seduta del Collegio dei docenti in cui veniva votata e respinta a maggioranza la proposta dell’ampliamento dell’offerta formativa.

La diatriba nasce in merito alla richiesta della Dirigente scolastica di votare una seconda volta in un collegio dei docenti del mese di dicembre, pensato ad hoc, la medesima proposta di ampliamento dell’offerta formativa già respinta nel Collegio dei docenti del mese di novembre.collegio_dei_docenti-273x300

Il Collegio dei docenti è organo adibito all’elaborazione del Piano triennale dell’offerta formativa come stabilito prima dal T.U. D.lgs. n. 297/1994, poi dall’art. 3 del D.P.R. n. 275/1999 ed ancora dalla Legge n. 107/2015, art. 1, c.14 sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione  definiti dal Dirigente scolastico.

Il  piano è  il  documento  fondamentale  costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni  scolastiche ed  esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano  nell’ambito della loro autonomia. Vero è che il Dirigente scolastico definisce gli indirizzi per l’ampliamento dell’offerta formativa, ma organo deliberante è e resta il Collegio dei docenti. Il ricorso è stato accolto per l’eccesso di potere, carenza di motivazione, arbitrarietà, illogicità, irragionevolezza, falsa applicazione della normativa di settore e sviamento di potere, violazione e falsa applicazione del principio di buon andamento e imparzialità della P.A. di cui all’art. 97 della Costituzione. Il modus operandi della Dirigente scolastica dell’I.I.S. “Virgilio” di Mussomeli in provincia di Caltanissetta si è rivelato arbitrario, pertanto condannabile dal supremo organo di giustizia amministrativo.

Quali le conseguenze?

Il provvedimento una volta annullato in sede giurisdizionale, costituendo il presupposto unico ed imprescindibile dei successivi atti consequenziali, esecutivi e meramente confermativi, farebbe venir meno travolgendoli automaticamente gli atti successivi. Gli effetti dell’atto e di quelli consequenziali sarebbero caducati ab origine. Tra l’atto principale e quello consequenziale vi è difatti un rapporto di presupposizione-consequenzialità immediata, diretta e necessaria, nel senso che l’atto successivo si pone come inevitabile conseguenza di quello precedente.

Nel caso de quo, a causa della nullità della delibera del Collegio dei docenti, verrebbero travolti i due provvedimenti consequenziali: nello specifico la deliberazione commissariale emessa dalla Provincia regionale di Caltanissetta e il decreto assessoriale dell’Assessorato Regionale dell’Istruzione e formazione professionale della Regione Sicilia.

 

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