Ricostruzione della carriera personale Ata: ancora sentenze vincenti!!
Riconosciuto, ancora una volta, il diritto all’integrale e immediata ricostruzione di carriera computando per intero il servizio svolto durante il precariato per TUTTO il personale ATA.
Il Ministero dell’Istruzione è soccombente nei tribunali del sud come del nord Italia sulla questione del riconoscimento integrale e immediato della carriera durante il precariato.
I Tribunali del Lavoro di Marsala (TP) e Torino in pieno accoglimento del ricorso patrocinato dagli avvocati Giovanni Rinaldi, Fabio Ganci, Walter Miceli, con le sentenze del Tribunale di Torino n. 1864/2017, Tribunale di Torino n. 828/2017, Tribunale di Torino n. 1333/2017, Tribunale di Marsala n. 566/2017 evidenziano la palese discriminazione posta in essere dal Miur a discapito dei lavoratori cui non riconosce per intero gli anni di servizio a tempo determinato all’atto della ricostruzione di carriera in aperta violazione della Direttiva 1999/70/CE.
“Il servizio svolto durante il precariato, discriminato anche all’atto delle operazioni di ricostruzione di carriera, deve essere immediatamente computato ai fini del corretto inquadramento stipendiale del lavoratore immesso in ruolo; la normativa interna, infatti, deve essere disapplicata in ossequio al principio di non discriminazione sancito dalla Direttiva Comunitaria 1999/70/CE.
La condanna del Miur, dunque, arriva inesorabile con l’obbligo di “riconoscere per intero ai ricorrenti, ai fini giuridici ed economici, il servizio pre-ruolo dagli stessi prestati per tutti gli anni indicati nel provvedimento di ricostruzione della carriera, ed a corrispondere le differenze retributive maturate tra quanto percepito e quanto dovuto rispetto alla fascia di anzianità via via spettante con l’aggiunta degli interessi legali dalle singole scadenze al saldo”.
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